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Venerdì 6 Maggio 2016. Ė pomeriggio, e chi ha la possibilità stacca - fisicamente e mentalmente – dal proprio lavoro. Per un gruppo di giovani è invece proprio questo il momento propizio per fermarsi e pensare, ripensare il lavoro. Sono responsabili appartenenti a varie associazioni dell’area fiorentina: Agesci, Azione Cattolica Fiesole, Azione Cattolica Firenze, FUCI, Caritas Firenze, Cisl Firenze-Prato, Giovani democratici Firenze, Opera per la gioventù Giorgio La Pira, Progetto Policoro. Una trentina di giovani, alcuni già con un piede nel mondo del lavoro, altri in prossimità di affacciarsi a questa realtà così controversa e a tratti poco comprensibile, spesso non molto rassicurante. 

Ci riuniamo per guardare al lavoro nella prospettiva di costruirlo, insieme, tornando a percepirci comunità, tornando a creare non un network, ma una rete, fatta di relazioni, finalizzata alle nostre acerbe ma significative esigenze, alle nostre aspirazioni stropicciate. In quanto giovani dovremmo avere l’audacia di non accedere al mondo dell’economia per come ci viene consegnato. Sulla scia di altre esperienze già in atto (nuove cooperative sorte a Casal di Principe, in Calabria etc…) percepiamo la dolce brezza di una possibilità farsi strada nella buia e stretta accettazione di un mondo del lavoro preconfezionato: laddove la domanda cambia, soprattutto riguardo a nuovi consumi sociali-relazionali (educativi, di cura, intorno ai beni comuni), abbiamo la responsabilità e l’opportunità di rispondere con una nuova offerta, generando un cambiamento a partire dai legami interpersonali e interassociativi. Vogliamo entrare nell’ottica dell’economia civile a partire dal nostro territorio, e lo psicoterapeuta e formatore Ignazio Punzi traccia per noi dei punti di partenza. Si tratta di spunti concisi per cominciare a mettere in atto delle buone pratiche, che intuiamo essere, nonostante lo scetticismo che in questa età ci accompagna, delle vere e proprie opportunità per generare valore umano ed economico: è importante impostare un nuovo modo di vivere il legame tra persone, così come tra associazioni. L’agire comunitario è una forza ed un valore importante: il prof. Punzi ce lo sottolinea ricordandoci che “ciascuno di noi riceve se stesso dall’altro, viene generato dall’altro”. Questo e altri elementi ci servono per mettere a punto un metodo “per trasformare le nostre agende in azioni di cambiamento”, che accompagnerà il percorso comune di queste associazioni a partire da oggi, Venerdì 6 Maggio. Sul finire dell’incontro, dopo aver ringraziato i responsabili Cisl per aver tirato le fila di questo momento, vogliamo chiudere aprendo alla luminosità di questi nuovi legami. Ci guardiamo negli occhi, ci confrontiamo e facciamo zampillare qualche idea sul prossimo passo, mangiamo insieme. Il momento della convivialità è anche quello più sacro e autentico. E’ allora che ci accostiamo, con incerta nonchalance, ad una promessa. La facciamo fluire in fondo alla pagina del Manifesto “Rifacciamo il lavoro”, con un impegnato scarabocchio del nostro nome.

Marta Iaccarino, equipe Giovani, Azione Cattolica Fiesole

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