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Il 14 e 15 aprile si è svolta presso la Parrocchia dell’Albereta la Due giorni unitaria per responsabili associativi. 
Prendendo spunto dalla omonima pubblicazione dell’Editrice Ave il tema al centro dell'iniziativa - che ha visto una buona partecipazione di giovani e adulti insieme - è stato “La vita spirituale dei laici”. Con la riflessione introduttiva di sabato mattina don Carlo Brogi, Assistente unitario dell’Associazione, ha ben chiarito come la vita spirituale non sia qualcosa di staccato dalla vita quotidiana ma piuttosto la vita concretamente vissuta giorno dopo giorno nello Spirito, alla luce dello Spirito Santo.  Momenti e luoghi che definiamo spirituali sono allora strumenti preziosi per alimentare una vita secondo lo Spirito sapendo però che l'incontro con il Signore avviene nelle ordinarie circostanze della vita di ciascuno ed in particolare del popolo di Dio: è infatti a un popolo che viene offerta la salvezza. 
È interessante il percorso delineato da Mons. Mansueto Bianchi (Assistente generale a livello nazionale, deceduto nel 2016) che attraverso alcuni luoghi significativi della vicenda storica di Gesù ci aiuta a rilegge le dimensioni essenziali della vita laicale come luogo teologico; è infatti nella Galilea di ciascuno che Gesù ancora oggi si lascia incontrare e orienta la storia. Infine Don Carlo ha riposto l'accento sui due rischi spesso richiamati da Papa Francesco che minano la vita spirituale: gnosticismo e pelagianesimo. Sono due tentazioni diffuse che ci illudono e che ci allontanano dalla logica dell'incontro di e della “grazia”.
Molto ricchi i confronti avvenuti nei gruppi intergenerazionali che poi sono stati utili per i successivi incontri delle equipe adulti, giovani e ACR durante le quali è stata posta l'attenzione sulla qualità della proposta associativa e delle singole iniziative proprio in ordine alla vita spirituale.
Nella mattinata di domenica abbiamo avuto l'occasione di incontrare Luca Marcelli, responsabile nazionale dell’ACR che riallacciandosi alla riflessione di Don Carlo e ai lavori dei gruppi ha delineato l'alfabeto e la grammatica di quella vita secondo lo spirito che Mons. Mansueto Bianchi definì come “le sillabe della nostra risposta all'amore di Dio”. Nel suo intenso intervento Luca ha più volte rimarcato che la misura della vita spirituale è la comunione e come proprio per questo si debba valorizzare la vita associativa come luogo naturale di quel discernimento comunitario che la fedeltà allo Spirito chiede a tutti noi.
Una ricca due giorni di studio che insieme alla settimana comunitaria dei giovani ha dato avvio a quel percorso di formazione e accompagnamento dei responsabili associativi che come Centro diocesano di AC abbiamo scelto di intraprendere per dare uno specifico contributo alla pastorale ordinaria. 
Simona Granchi,
Vice Presidente per il Settore Adulti