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L’8 dicembre, festa dell’Immacolata, è il giorno in cui ogni anno gli aderenti dell’Azione Cattolica rinnovano insieme il loro “sì” alla Chiesa e al mondo.
Questa festa per l’Azione Cattolica è, in un certo senso, un “capodanno”, un celebrare insieme l’inizio dell’anno associativo e rinnovare l’adesione all'AC che significa scegliere di vivere da laici la propria chiamata alla santità, partecipando attivamente alla vita dell'associazione quale piena esperienza di Chiesa.
Come ogni anno, ci auguriamo che questo sia un momento in cui poterci ricaricare e vivere con gioia la nostra adesione all’AC ed è bello pensare alla comunione straordinaria che viviamo l’8 dicembre nelle nostre comunità parrocchiali e diocesane unendo l’Azione Cattolica dell’intero Paese affidando a Maria i nostri gruppi e tutti i nostri soci e simpatizzanti che ogni giorno testimoniano la bellezza di essere toccati dall’amore misericordioso del Signore.
La comunione con l’AC di tutta Italia sarà per noi ancora più concreta quest’anno poiché la nostra associazione diocesana è stata invitata dalla presidenza nazionale a partecipare alla Santa Messa a Roma presso la Domus Mariae e poi all’Angelus di Papa Francesco in piazza San Pietro. L’invito ci è stato rivolto in virtù dell’attenzione che come associazione abbiamo posto ai migranti in particolare con il progetto “Inthegriamoci” dell’associazione parrocchiale dì Piandiscò ed è stato accolto con gioia dai partecipanti a questo gruppo con i quali venerdì e sabato saremo a Roma.
Questo anno associativo che andiamo ad iniziare è il secondo del triennio, l’anno centrale, un anno nel quale mediteremo il brano evangelico di Luca in cui Gesù è accolto nella casa di Betania (Lc 10, 38-42). Saremo presi per mano da Marta e Maria per scoprire che “Di una sola cosa c’è bisogno”: ascoltare e tradurre in vita la Sua Parola, trovare il giusto equilibrio, occuparsi e non preoccuparsi per lasciare spazio all’ascolto e all’accoglienza dell’altro per «passare dall’affanno di ciò che devo fare per Lui, allo stupore di ciò che lui fa per me» (P. Ermes Ronchi). I ragazzi dell’ACR nel loro cammino annuale saranno idealmente portati in cucina, nel cuore della casa, per sperimentare l’importanza dell’amalgamare bene gli ingredienti per preparare e gustare piatti prelibati in modo corretto e con i giusti tempi e vivere la bellezza di dire “Ci prendo gusto” nello stare con il Signore, nel rendere più buona la propria vita, nel prendersi cura di quella degli altri.
Dopo esserci impegnati a custodire la memoria della nostra storia di fedeltà a Dio e all’uomo, festeggiando i 150 anni dalla nascita dell’Azione Cattolica, siamo chiamati adesso a riflettere guidati dal verbo “generare” intendendolo come una azione che ci invita ad uscire fuori da noi stessi per farsi prossimi e accompagnare i passaggi dell’esistenza di ciascuno curandone la vita spirituale, ad «apprendere la virtù dell’incontro» (Vittorio Bachelet) e ad accogliere l’invito a primerear (prendere l’iniziativa) come ci suggerisce Papa Francesco in Evangelii gaudium.
Il cammino che i responsabili diocesani (consiglieri, membri di equipe organizzative e responsabili parrocchiali) hanno già iniziato in modo unitario, sarà tutto incentrato su questo verbo che farà da sottofondo alle riflessioni della nostra associazione diocesana per tutto l’anno.
Dopo aver riflettuto insieme con don Gabriele Bandini, assistente regionale di AC, sull’aspetto di “generare alla fede” ci soffermeremo nella prossima assemblea diocesana del 3 febbraio 2019 su quanto sia importante “generare alla responsabilità” e lo faremo con Monica Del Vecchio, incaricata nazionale per la promozione associativa. Questo cammino diocesano si completerà a maggio con una due giorni in cui saremo chiamati a ripensare insieme a come poter “generare all’impegno sociale nel mondo”.
Attorno a questo cammino unitario, che farà da sottofondo e da sostegno, i settori e l’ACR saranno chiamati ad accompagnare ciascun adulto, giovane e ragazzo che incontreranno nel generare l’incontro con il Signore e con i fratelli attraverso i momenti insieme.
In particolare il settore adulti oltre ad aver dato nuovamente inizio ad un cammino di gruppo diocesano presso la parrocchia di Leccio, si è preso l’impegno di accompagnare la nascita di nuovi gruppi adulti parrocchiali o zonali dove ce ne sia desiderio con attenzione particolare alla zona del Casentino.
I giovani proseguono il loro cammino desiderosi di generare nuove relazioni tra di loro e con il Signore seguendo anche il cammino dei giovanissimi. Il primo incontro dell’anno associativo per il settore saranno gli esercizi spirituali per i giovani dal 26 al 29 dicembre che saranno seguiti dai classici appuntamenti dell’anno che culmineranno durante l’estate con i campi per giovanissimi e giovani.
L’ACR sarà impegnata in questo secondo anno del triennio nel far provare ai ragazzi il “buongusto” dei rapporti tra coetanei e con Gesù, ed inizierà proprio la prossima settimana con i mini ritiri di Avvento, e inoltre proseguirà il cammino di accompagnamento degli educatori.
Tante sono le cose in cantiere e il Consiglio diocesano è sempre disponibile a stare accanto alle realtà parrocchiali augurandosi davvero che in questo anno gli aderenti all’Azione Cattolica possano riscoprire che la sola cosa di cui c’è bisogno è l’accoglienza del Signore e dei fratelli e possano testimoniare questo nelle parrocchie rendendosi sempre lievito per tutta la comunità servendo la Chiesa non dal suo esterno ma dall’interno proprio come è caratteristico della nostra associazione.
Paola Fratini
Presidente diocesano