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Il corso di formazione che ormai da due anni l'Azione Cattolica diocesana offre agli educatori e agli animatori di gruppi parrocchiali è stato anche quest'anno una bella occasione di crescita.
Per cinque giorni, dal 22 al 26 luglio, una cinquantina di giovani della nostra diocesi hanno riflettuto su temi riguardanti la mondialità e la pace. Per aiutarli a riflettere sono intervenuti Maria Chiara Serena , responsabile diocesano dell'ACR, che ha svolto la sua relazione sul tema "Educare al tempo di internet: comunicazione virtuale e relazione interpersonale" . Nella seconda giornata Stefano Biondi, sindacalista Cisl e socio fondatore di Banca Etica, attraverso la figura di La Pira ha guidato i ragazzi a riflettere sul tema "Giustizia e pace si baceranno". È stato presente poi Michele D'Avino, dell'Istituto di Diritto Internazionale della Pace "Giuseppe Toniolo" che, attraverso una relazione sul tema "Educare al globale e al locale", ha aiutato i ragazzi a leggere il giornale con gli occhi del Vangelo. Dopo ogni relazione i ragazzi suddivisi in gruppo hanno approfondito il tema attraverso diverse attività che sono servite anche per imparare tecniche di animazione.
La relazione finale tenuta da Pietro Giunti, presidente del Consiglio della Provincia di Firenze, è stata un colloquio con i partecipanti per porre la loro attenzione sui temi di solidarietà, condivisione e cittadinanza planetaria, con l'aiuto anche dalle parole di Papa Francesco,
Ogni momento anche quello del gioco ha avuto una finalità educativa e i ragazzi sono stati aiutati a comprendere l'importanza della buona esplicazione e del rispetto delle regole.
Le riflessioni e la preghiera guidate da don Marian Paloka e don Mauro Ferrati hanno aiutato i ragazzi a soffermarsi alla presenza del Signore per leggere il tema del giorno alla luce del Vangelo e affidare a Lui ogni momento della loro vita e del loro servizio.

Paola Fratini
Segretaria diocesana

 

Abbiamo raccolto le riflessioni "a caldo" di alcuni partecipanti ai quali sono state rivolte queste domande:
50 giovani che parlano sul mondo e sulla pace: è stato bello?
Hai incontrato amici e amiche di tante parrocchie della nostra diocesi: cosa hai ricevuto?
Quale aiuto hai ricevuto in questo campo per il tuo impegno educativo con i ragazzi in parrocchia?

Arianna della parrocchia di Reggello: "Innanzi tutto è stata una esperienza per riflettere su un tema che non avevo mai affrontato e sul quale mi è piaciuto discutere, ho ascoltato le relazioni ed ho capito come vedere il mondo in una maniera un po' diversa dal solito e questo è stato fondamentale perché mi fa crescere sapere queste nuove cose, quindi è stata un esperienza molto utile e porto a casa un bel ricordo.
Ho inoltre imparato che è necessario custodire e proteggere i bambini che ci vengono affidati in parrocchia e dare loro delle regole per aiutarli a crescere"

Sofia e Alessia della parrocchia di Borgunto: "E' stato bellissimo, divertente e costruttivo, abbiamo parlato del dono e ricevuto il dono dell'amicizia di nuovi ragazzi e ragazze della diocesi che non avevamo mai visto o incontrato, abbiamo anche ritrovato dei valori che avevamo un po' smarrito. Adesso riusciamo a sentirci più cittadini del mondo e più responsabili dei ragazzi che siamo chiamati a custodire, questa esperienza ci ha fatto veramente crescere"

Francesca della parrocchia di Montanino: "Secondo me è stato molto interessante anche perché non avevo mai fatto un dibattito così serio e anche sentire l'esperienza di altri ragazzi su un argomento così importante è un buon punto di partenza per poter capire quello che si vuole, e arrivare a migliorare il mondo e a raggiungere la pace, e penso che sia bene iniziare a chiarirsi le idee a questa età. E' stata una esperienza molto bella soprattutto perché mi sono resa conto che all'interno di questo gruppo ci sono ragazzi molto intelligenti che, anche se non sanno ancora quale sarà la loro strada, sono capaci di pensare con il proprio cervello. Sicuramente ho capito meglio come ci si deve comportare con i ragazzi che abbiamo all'interno della nostra parrocchia perché prima non avevo una linea guida da seguire e adesso invece ce l'ho"

Gabriele della parrocchia di Reggello: "E' stata una bella esperienza, e come in tutti i campi ho ricevuto cose che da nessuna altra parte puoi trovare, a partire da cose semplici come conoscere altre persone fino ad arrivare a riuscire a pensare in un modo diverso, questi giorni mi hanno poi aiutato a capire che è necessaria una maggiore serietà con i ragazzi che ci vengono affidati"