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Andate ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete chiamateli. (Mt 22, 1-14)

E' l'immagine dell'invito alla festa di nozze del figlio che accompagna quest'anno i soci di AC, vecchi e nuovi. Il cristiano battezzato sa (o dovrebbe sapere) di essere invitato ad una festa. Sappiamo che questo non può essere dato per scontato e che oggi è necessario ancora, come in ogni tempo, farsi nuovamente servi di questo annuncio.

Le nostre parrocchie possono scegliere di farlo da sole, ogni battezzato può scegliere di farlo da solo. L'Azione Cattolica suggerisce, con mitezza, di fare una scelta insieme. Senza la pretesa di essere l'unica esperienza in questa direzione, ma con la volontà di restare fedele alla sua identità, a servizio della ordinaria vita della Chiesa, che è prima di tutto esperienza di comunione.

La festa dell'adesione che si celebra in questi giorni vuole esprimere e ricordare a tutta l'associazione e a tutti i battezzati che se vogliamo costruire una comunità secondo il Vangelo non possiamo che farlo valorizzando il noi, progettando insieme, condividendo una storia. Chi aderisce all'Azione Cattolica non ha altro sogno che questo: quello della Chiesa, dei Vescovi, di ogni parroco.

L'associazione mette a disposizione le proprie energie, un progetto, un metodo che si sperimenta in un cammino di gruppo sostenuto da una struttura essenziale che aiuta a pensare insieme.

L'adesione è un gesto di disponibilità a entrare in questa prospettiva: molti lo fanno con consapevolezza, altri forse con poco coraggio, molti vorrebbero farlo ma non sanno come. Da queste righe desidero confermare tutta la disponibilità del centro diocesano a raccontare ad ogni parrocchia della nostra diocesi la ricchezza di una esperienza associativa.

Buona Festa dell'adesione a tutti i soci, vecchi e nuovi, affidando tutto a Maria, madre della Chiesa e custode della comunione.

Stefano Manetti
Presidente diocesano