Questo sito fa uso dei cookie soltato per facilitare la tua navigazione.

2018 08 CampoAdulti
Anche quest'anno un bel gruppo di adulti, circa 120 compresi anche i ragazzi, ha partecipato con entusiasmo ai due campi scuola (Leggi i due articoli Campestrin e Bellamonte) promossi dall'Azione Cattolica diocesana sulle bellissime montagne delle Dolomiti. Il fascino della montagna continua a meravigliarci sempre e ci ha consentito di fare delle escursioni sempre nuove che hanno suscitato entusiasmo anche nei ragazzi più piccoli.
Il tema scelto non era dei più scontati: "Adulti cercasi. Essere generativi oggi". Ci siamo interrogati sul senso della nostra vita di adulti chiedendoci in che modo possiamo essere ancora generativi e significativi per le nuove generazioni alle quali è dedicato il Sinodo dei vescovi in questo anno. Ci ha introdotto nella riflessione la professoressa Donatella Pagliacci in un bell'incontro che si è svolto significativamente nella saletta del Comune di Predazzo dedicata ad Aldo Moro. Ognuno di noi prima di tutto è chiamato a ricordarsi di essere stato generato da altri: abbiamo ricevuto gratuitamente la vita attraverso la cura di altre persone. Anche per questo siamo chiamati ad essere a nostra volta generativi; come direbbe Papa Francesco ad essere "madri e non zitelle", capaci di rimettere al mondo le persone che incontriamo, riconoscendole, consentendo loro una seconda nascita perchè le loro qualità possano fiorire e noi possiamo a nostra volta rinascere.
L'adulto, come ci ha ricordato Padre Giancarlo Bruni, "è la creatura del discernimento", per questo ci siamo impegnati nei gruppi di lavoro a leggere con attenzione la Parola di Dio e a farla risuonare fra di noi ricercando insieme delle indicazioni importanti per la nostra vita. 
In un tempo di frammentazione, di crisi delle visioni ideologiche del mondo, i giovani ci chiedono di far vedere loro l'essenziale. Se siamo capaci di spogliarci del superfluo, di sfrondare quello che ci ostacola, scopriamo che possiamo fare il "pellegrinaggio nelle nostre profondità", entrare in noi stessi, scoprire la voce della coscienza e ascoltarla. Gesù, il Cristo, ci ricerca e bussa alla nostra porta chiedendoci umilmente di entrare, sta a noi avere il coraggio di aprirgli la porta per cenare con Lui.  
A conclusione del percorso del campo torniamo alle nostre case ricaricati di nuovo entusiasmo, uniti in relazioni più profonde e desiderosi di "generare" anche nelle nostre parrocchie cammini di confronto e di discernimento.  
Gabriele Torrini,
Consigliere diocesano per il Settore Adulti
2018 08 CampoAdulti Campestrin