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Anche quest’anno abbiamo scelto di trascorrere la nostra settimana di ferie al Campo Adulti di AC: nella pianificazione delle ferie, non sempre è stata una scelta scontata ma ad ogni occasione ci ha fatto dire “abbiamo fatto… una cosa buona”!

 
Il buono non sta solo nel poter trascorrere belle giornate in un posto incantevole in compagnia di amici, ma soprattutto nel fatto di poter condividere con gli altri momenti di riflessione, gioco, preghiera,  approfondimento: un respiro più “profondo” del solito in un clima di accoglienza.  E’ stato quindi un tempo che ha fatto bene alla nostra famiglia e senza dubbio anche ad ognuno di noi singolarmente.
 
Alternando i giorni con delle bellissime passeggiate, il tema di quest’anno ci ha accompagnati nella comprensione del pensiero creatore di Dio, nella meraviglia e nell’adorazione dell’unico Dio che ci salva dalla morte e nella presa di coscienza del proprio compito di responsabili custodi del creato. Una creazione grandiosa che si esprime nella bellezza del mondo che ci circonda, nelle risorse di cui possiamo beneficiare, nelle persone che incontriamo e…. in noi.
 
Siamo stati accompagnati affettuosamente e sapientemente in questo percorso da don Carlo Ronconi e Padre Giancarlo Bruni, accogliendo l’immagine di un Dio che vuole la realizzazione dell’uomo, che non vuole l’uomo preoccupato di Dio ma consapevole di quanto Dio si preoccupa per l’uomo.
 
… E che l’uomo impari dal creato ad essere con gli altri e per gli altri dono di se stesso.
 
Siamo poi stati introdotti, nella consapevolezza di un cammino difficile ma possibile, verso la globalizzazione di una cultura di pace, della cultura “dell’altro”, grazie al confronto con il prof. Riccardo Petrella.
 
La relazione del prof. Petrella ci ha portato a prendere coscienza di una realtà che vede la condizione umana governata, più di quanto si pensi, da leggi di mercato, secondo cui il profitto è il solo criterio di scelta e l’individuo funzionale ad esso. In questo scenario e con un inevitabile senso di scoraggiamento e smarrimento, è più che mai necessario recuperare i principi fondamentali della nostra vita, i valori primari, i diritti fondamentali dell’uomo e pensare…
 
Le alternative ci sono e passano prima di tutto da un pensiero che cerca attivamente alternative possibili e proponibili, come quanto formalizzato nel “Manifesto ABC – Acqua e Beni Comuni”  e la dichiarazione de “I dodici principi dell’illegalità della povertà”.
 
Ripensiamo quindi al creato di cui noi facciamo parte, non come soggetti passivi, bensì attivi in un processo in cui siamo noi stessi creatori.
 
Di cose da raccontare ce ne sarebbero tante, molte le occasioni per accogliere gli altri, preziose le occasioni per guardarsi dentro, in adorazione di Dio… adorando così la creazione stessa.
 
Concludendo, ringraziamo di cuore chi ha pensato e organizzato questa settimana curando ogni dettaglio, fornendo il materiale di approfondimento e di riflessione e favorendo la discussione e il confronto nei gruppi di interesse in cui ci siamo suddivisi durante una delle giornate di campo. Grazie a chi ha preso in carico la buona riuscita delle passeggiate. Grazie a chi ha pensato i momenti del dopo cena. Grazie ai ragazzi che si sono dedicati ai più piccoli, creando un percorso anche per loro e permettendo ai grandi di condividere tutti i momenti di ascolto e confronto. Un grazie speciale a chi ci ha “nutrito” con pazienza e disponibilità.
 
Un grazie va a tutti coloro che hanno partecipato  condividendo questo tempo con noi e un pensiero a chi avrebbe voluto ma non ha potuto esserci. Grazie a tutti insomma!

 

Simone, Barbara, Mattia e Tommaso Granchi

 

 

E come non dire grazie anche "ai nuovi" che quest’anno hanno deciso di partecipare al campo. Ad alcuni di loro abbiamo chiesto com'è andata:

 

Teodora e Gianni: A volte sono le cose più semplici che regalano le emozioni più piacevoli. E' quello che accade al campo adulti di AC. Passeggiate fra monti imponenti, nuove amicizie che nascono spontanee, chiaccherate fino a tarda ora, risate e momenti commoventi. E poi le voci dei bambini, i canti, le preghiere , approfondimenti e confronti su temi sempre attuali. Per noi è stata la prima esperienza, senza dubbio piacevole e formativa al tempo stesso. Riprendiamo a vivere il nostro quotidiano, consapevoli di aver respirato la serenità.

Luisa e Alessandro: Noi veniamo da un passato di tanti campi in parrocchia come animatori e anche qualche campo con le famiglie, è stata però la prima volta che abbiamo condiviso questo tipo di esperienza con i nostri bambini Simone e Anna. E' stata una settimana di riposo, riflessione, fatica (per chi come noi non è abituato a camminare!!) e condivisione, uno di quei momenti che nell'arco dell'anno ti danno proprio l'idea di sentirsi "rigenerati"! Nonostante fossimo nuovi in un gruppo già consolidato ci siamo sentiti accolti e "a casa" ed è stato bello vedere anche Simone e Anna imparare ad apprezzare quel senso di comunità aperta e accogliente che si è respirato durante la vacanza. Grazie agli organizzatori e un grazie speciale al mio collega Simone che ci ha proposto di prendere parte a questa esperienza!

Alice: La decisione di partecipare al campo è stata dettata dalla voglia di provare ad alternare momenti di ferie privati e talvolta ripetitivi con momenti di condivisione con altre persone e soprattutto famiglie, data la mia spiccata voglia di chiaccherare e conoscere nuove persone!
E poi sono un pò pigra nell'organizzazione delle ferie alle quali arrivo sempre troppo stanca, pertanto, la proposta del mio collega Simone, calzava a pennello.
Mio marito, invece, aveva già fatto alcuni campi scuola con la A.C di Firenze in età adolescenziale ed era contento di coinvolgermi in un'esperienza, che come si vede dalle mie "povere" motivazioni, non avevo mai vissuto ma neppure immaginato.
L'associazionismo di indirizzo cristiano lo avevo sempre visto come molto chiuso fatto di troppa riflessione e poco pratico ed avevo sempre preferito dedicare il mio tempo libero a un volontariato attivo come la Misericordia o assistenza ai disabili; ed invece devo dire che mi si è aperto un mondo e che la più entusiasta di questa esperienza sono stata proprio io.