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Nel titolo il tema degli esercizi spirituali giovanissimi, svoltisi a Torsoli dal 20 al 22 Febbraio… ma se sono esercizi spirituali, che bisogno c'è di dar loro un tema, un titolo? Sballottati dalla vita di tutti i giorni, dal caos che essa porta con sé, dai messaggi tutt'altro che positivi che vengono dati, gli adolescenti si trovano a vivere quel periodo così bello e allo stesso tempo stravolgente della loro vita in un tale turbinio che può portarli a "non capirci più niente", a non vedere la bellezza che c'è in ognuno di loro e negli altri, ad appiattirsi in un grigio trascinarsi nella massa perché tanto "è così che funziona". "Devi fare questo, devi fare quello, devi sembrare indistruttibile, brillante, bello, devi pensare come ti dico io, devi sognare come ti dico io. E poi cosa sogni a fare? Lo sai che non ci sono prospettive per i giovani di oggi?"

BASTA!! 

Se siamo gli uni diversi dagli altri, una ragione c'è!! Siamo persone, creature spesso fragili che hanno bisogno di amore, che si nutrono di amore, di quell'amore incondizionato che solo un padre può donare, di quell'Amore incondizionato di cui solo il Padre è capace. E allora cerchiamo di vederci un po' più chiaramente! Sì, certo, sembra facile a dirsi. Basta iniziare. Da dove? Da quella che è la nostra giornata, dalle nostre abitudini, da ciò che facciamo ora dopo ora, da quello in cui mi impegno perché domani sogno di essere là, di essere in quel modo, di fare ciò che mi piace: in poche parole di essere felice!! Sarà mai possibile? Sicuramente abbiamo con noi un valido alleato e sostenitore della nostra storia: Dio. Lui non guarda quante volte caschiamo, ci sorregge, ci sospinge, ci dice che siamo capaci di cose grandi, perché ha su di noi un progetto di Amore. Ma ne siamo veramente sicuri? Ce l’ha dimostrato: si è fatto uomo, bambino, ha poi chiamato 12 persone al suo fianco ed erano uomini. Basti pensare a Pietro, un uomo che ha un sogno per la sua vita: fare il pescatore, per amore nei confronti della sua famiglia, per dare sostegno alla sua famiglia; un uomo che viene chiamato a lasciare tutto e a seguire Gesù, un uomo che lascia tutto per seguire Gesù. Pietro, che nel suo seguire Gesù porta con sé le sue fragilità, ma è comunque sempre abitato dallo Spirito. Pietro, cosa c’entra con noi? È stato il nostro fratello maggiore e come tale rappresenta un po’ ognuno di noi. Siamo chiamati a cose grandi – come Pietro è stato chiamato ad essere il successore di Cristo – e questo spaventa; questo fa sì che in noi sia sempre presente una certa agitazione che non ci fa stare fermi, che ci mette in moto. Oltre a Pietro, abbiamo avuto anche l’occasione di conoscere una sorella maggiore: Chiara Luce Badano. Chiara, che alla sua giovane età, coetanea di molti, ha avuto a che fare con una malattia completamente inaspettata, perché sognava altro, aveva dei progetti per la sua vita. Chiara, che è stata capace di fare del sogno di Dio il suo sogno.

Guardando a queste due figure, la tentazione è quella di non sentirsi mai giusti, adeguati, all’altezza di quello che ci viene chiesto. Si tratta, con fatica, di abbracciare piano, piano quel progetto di Amore, già prima citato. Ed ecco, ancora una volta, tutte quelle domande pesanti che ci affollano la mente, alle quali non sappiamo dare una risposta, che a volte preferiamo non porci, perché non sappiamo dove andremo a finire o abbiamo paura delle eventuali risposte. Venerdì siamo partiti per gli esercizi spirituali, non ci aspettavamo certo di arrivare a domenica (e quindi di tornare a casa) con tutta questa mole di punti interrogativi. Don Stefano Isolan, che ha predicato questi Esercizi Spirituali, che ci ha guidati in questo mare di domande a volte tempestoso, proprio come una guida sa fare, ci indica la strada; non nasconde che è faticosa e in salita, ma rassicura sul fatto che se torniamo a casa con tutti questi interrogativi, piuttosto che con delle ferme certezze, vuol dire che qualcosa di bello e forte ci ha scosso: non possiamo metterlo a tacere, ma dobbiamo continuamente alimentare questo desiderio di ricerca. 

Costanza Stocchi

Consigliere diocesano per il Settore Giovani

 

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