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Da venerdì 4 a domenica 6 novembre a San Martino Altoreggi si è svolta la Tre Giorni Giovani. Il gruppo, gli amici. Ognuno, all’interno del proprio gruppo, porta i propri punti di forza e punti di debolezza. Ciò nonostante è necessario porsi in un atteggiamento di continuo miglioramento, essere propositivi ed ottimisti. Riflettere sul significato dell’amicizia e di quali siano le costanti di cui essa necessita per essere vera, sincera, autentica.

MISSIONE. Quando? Dove? Perché? Come? Ma soprattutto qual è la nostra missione?! Portare, diffondere ciò in cui crediamo ma senza proselitismi, semplicemente portare al prossimo l’amore che Dio ci ha donato. Non è tanto necessario “insegnare” il Vangelo, quanto portare e mostrare l’Amore di Dio al prossimo, partendo da chi è più prossimo a noi senza andare troppo lontano, a coloro che ci sta accanto e ci circonda ogni giorno. Messaggio che anche Papa Francesco ci invita a cogliere ed accogliere.

Sono state queste le tematiche affrontate durante la tre giorni introdotte con giochi, attività e brani tratti dal Vangelo e dall’ Evangelii Gaudium.

Chiara Bogani

Ad accompagnarci in questa breve tappa c’era anche uno dei nuovi diaconi, don Fabian Francalanci, che ha partecipato ai vari momenti e ha curato soprattutto la parte spirituale potendoci donare anche quella benedizione giornaliera che ha dato un profumo particolare alla 3giorni.

Il titolo di questa 3giorni, “Dov’è il tuo tesoro, lì è il tuo cuore”, è molto significativo per capire qual è stato il senso delle nostre riflessioni: abbiamo cercato insieme quali potessero essere gli aspetti che rendono speciali i nostri gruppi e preziose le nostre amicizie. La prima sera abbiamo sperimentato cosa significa “essere gruppo”: abbiamo fatto dei giochi dove ognuno aveva dei compiti diversi a seconda della caratteristica che più lo descrive all’interno dei propri gruppi.

Sabato abbiamo fatto un’attività dove c’è stata l’occasione per riflettere su quali fossero gli aspetti indispensabili per un’amicizia di reciproco affetto e rispetto. Ognuno di noi si porta dietro esperienze e situazioni di vita differenti dall’altro ed è stato quindi bello arricchirci a vicenda focalizzando l’attenzione su cosa non può mancare in quei legami che viviamo ogni giorno nei luoghi che frequentiamo. Ogni amicizia ha qualcosa che la rende unica, ma è stato bello sottolineare che fra noi giovani AC ci sono amicizie rese ancor più speciali dalla condivisione degli stessi valori e dello stesso desiderio di mettere nelle mani di Gesù i nostri sogni.

Un obbiettivo che ci siamo dati è quello di non lasciare incompleta questa attività continuando a riflettere nelle nostre case su una parola che sia fondamentale per costruire relazioni autentiche e che possa racchiudere il senso di tutte le altre.

Il sabato pomeriggio ci siamo spostati alla Tartigliese per riflettere insieme alla comunità “Il Sogno” su come la comunità possa essere luogo di amore reciproco. Questo è stato forse il momento più forte dell’intera 3giorni perché ad accoglierci c’erano due famiglie che abbiamo sentito molto vicine a noi per la normalità con cui fanno combaciare la loro vocazione alla famiglia e alla Santità.

È stata una grande opportunità per noi giovani quella di poter essere faccia a faccia con sposi che concretamente hanno avuto il coraggio di rischiare e di mettersi in gioco. Una loro caratteristica che più ci portiamo a casa è sicuramente il desiderio che hanno nel provare ad imitare la vita delle prime comunità cristiane accompagnate dal passo degli Atti degli Apostoli (At 2, 42-47). La loro testimonianza ci ha aiutato nella riflessione della domenica riscoprendo la gioia della missione nella vita di tutti i giorni.

Filippo Betti