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Domenica 24 gennaio, alle ore 18.00, si è svolto online il primo di tre incontri organizzati dal settore adulti dell’Azione Cattolica diocesana. Le parole del nostro Presidente della Repubblica ci hanno ispirato il filo conduttore di questo percorso: questo è “Tempo di costruttori”.
Nello specifico, questo primo appuntamento ha avuto come tema la FRATERNITÀ, il vivere l’amicizia e il dialogo anche alla luce dell’ultima enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”.
Per aiutarci ad affrontare questo tema così complesso e quanto mai essenziale oggi, è stata con noi Paola Bignardi, che da anni si dedica ai temi dell’educazione, sia in ambito scolastico che sociale, e molto cara a noi aderenti all’A.C. perché è stata presidente nazionale dal ‘99 al 2005 ed è oggi coordinatrice del Forum internazionale dell’Azione Cattolica.

Paola ha iniziato la sua riflessione mettendo a confronto alcuni fratelli “famosi” della Bibbia: Caino e Abele, Giuseppe e i suoi fratelli, il figliol prodigo e il fratello maggiore...

Questi fratelli così uniti nel sangue, figli degli stessi genitori, cresciuti insieme in realtà sono profondamente diversi: la loro storia dimostra che questa diversità non viene riconosciuta come ricchezza, ma come elemento di disturbo e ostacolo nella relazione. Questo mostra chiaramente come non sia il sangue, la famiglia, il colore della pelle a rendere fratelli, ma l’amore che si prova reciprocamente.

La fraternità è quel valore che ci libera dall’obbligo di essere uguali e crea legami. La persona fraterna è quella che si prende cura di chi è fragile, sa accogliere ed è profondamente responsabile: la fraternità non conosce confini, è universale ma “con lo spirito del vicinato” (FT 152). La fraternità porta alla vera amicizia: i fratelli si trovano, mentre gli amici si scelgono. Il passaggio da fare è proprio questo: scegliere i propri fratelli con il calore e il coinvolgimento della vera amicizia.
“Fratelli tutti” declina insieme la fraternità e l’amicizia sociale, che riconosce la dignità e il valore di goni persona. La parola chiave è “oltre”: occorre andare oltre il proprio io, la propria famiglia, i propri amici per aprirsi verso tutti. Ed ognuna delle persone che incontriamo ha un volto ben definito e concreto: l’amore crea legami ed espande l’esistenza (FT 88-91).

Paola ha poi parlato del dialogo come strumento di fraternità: il guardarsi, conoscersi, trovare contatti, ascoltarsi “aiuta il mondo a vivere meglio più di quanto possiamo rendercene conto (n 198). Il Papa più volte ha detto che la diceria, lo screditare l’altro sono strumenti, purtroppo così diffusi da essere diventati familiari, di distruzione e umiliazione. L’autentico dialogo sociale presuppone invece la capacità di rispettare il punto di vista dell’altro... L’altro ha qualcosa da dare sempre e grazie al suo contributo il dibattitto pubblico diventa ancora più completo (FT 203).
L’amicizia sociale ha bisogno di incontro: voler stare insieme, cercare punti di contatto, ponti, progettare qualcosa deve diventare un’aspirazione e uno stile di vita. Il Papa usa una bellissima espressione per indicarci la strada da seguire con i nostri figli (con i nostri ragazzi del gruppo, alunni...): armiamoli con le armi del dialogo! Insegniamo loro la buona battaglia dell’incontro! (FT 217)

A questo punto Paola ha spiegato come la nostra associazione sia (e debba sempre più essere) testimone di amicizia e promotrice di dialogo in un tempo assetato di relazioni. I giovani oggi ritengono decisiva per la loro vita l’esperienza delle relazioni e questo deve interpellarci e aiutarci ad incamminarci in questa direzione. C’è bisogno di uno stile di vita fraterno anche nell’uso delle parole come di saper riscoprire il valore della solitudine per una fraternità più autentica. Ognuno di noi conosce situazioni di fragilità, di debolezza e povertà: li ci è chiesto di diventare prossimi, amici e fratelli. Come persone e ancora di più in quanto aderenti dell’A.C. siamo chiamati a vivere e testimoniare il valore della diversità, la pratica del dialogo, la scelta preferenziale per i poveri, la sfida di tenere insieme locale e universale...

Per concludere, Paola (che ringraziamo di cuore) ci ha lasciato alcune domande utili per stimolare la riflessione personale e quella di gruppo. Sono seguiti molti pensieri e domande; molte altre ne seguiranno in ognuno di noi nei prossimi giorni dopo questo incontro interessante, ricco e profondo. Consiglio a tutti di prendersi un’ora del proprio tempo per ascoltarlo dal canale youtube dell’associazione: è un ulteriore passo avanti sul cammino che stiamo facendo insieme da fratelli.

Angela Sassolini

Consigliera per il Settore Adulti

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