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2018 08 CampoGiovani
Quest’anno il campo Giovani dell’Azione Cattolica Diocesana si è svolto tra le colline di Assisi, più precisamente a Borgo San Fortunato, con tappa finale l’incontro con tutti i giovani d’Italia a Roma (11 e 12 agosto) in presenza del Santo Padre
Una quarantina di giovani fra i 18 ed i 26 anni che hanno affrontato una tematica molto complessa ma molto attuale per noi Cristiani: come vivere la nostra Santità, da qui il titolo del campo “vivi da VERO “.
Durante questo campo abbiamo avuto l’opportunità e l’onore di ascoltare le parole dell’Assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana Mons. Gualtiero Sigismondi durante una sua visita al campo. 
Un’esperienza profonda di comunità arricchite dai pensieri di Papa Francesco e dalla condivisione assieme ad altri migliaia di giovani della Veglia organizzata al Circo Massimo.
Ecco alcune testimonianze di giovani partecipanti al campo:
Il campo giovani che si è tenuto a Borgo San Fortunato dal 6 al 12 agosto è stato il primo campo dell'Azione Cattolica al quale ho partecipato. Ho deciso di prendere parte a questa esperienza, spinta dall'entusiasmo di ragazzi a me coetanei che avevano precedentemente partecipato ad altri campi. Le aspettative erano quindi alte ed ero molto felice. 
Il campo è stato veramente entusiasmante. E' stata una bella esperienza che mi ha arricchito notevolmente e mi ha fatto riflettere su argomenti che ritenevo distanti dal mio stile di vita; infatti il tema del campo, la santità, mi ha fatto pensare molto alla mia vita, alle mie esperienze e alla mia quotidianità. Mi ha fatto capire l'importanza di ricercare la santità nelle mie giornate, nelle mie azioni e nelle relazioni che instauro. 
La bellezza del luogo in cui ci trovavamo ha aiutato la mia riflessione, ed anche la possibilità di vedere Assisi manteneva vivo il ricordo di San Francesco, modello per eccellenza di questo campo. Proprio la figura di quest'ultimo mi ha aiutato a capire quanto la santità sia collegata alla semplicità e alla purezza. Inoltre, la vita di campo stessa mi ha portato a ricercare una sorta di "santità": cercare di mettersi al servizio degli altri, di essere sempre disponibile, di sostenere quelli in difficoltà, ma anche accettare un aiuto nei momenti difficili. In questo percorso sono stata sostenuta da un'equipe ben preparata e da sacerdoti che hanno arricchito la mia riflessione.
 Il campo si è concluso con il pellegrinaggio a Roma per l'incontro con il Papa: sono stati due giorni molto intensi e ricchi di emozioni. Il Santo Padre ci ha incoraggiato a vivere una vita piena e a seguire i nostri sogni e le nostre vocazioni. Questo ha arricchito ancor di più questa bellissima esperienza   (Elisabetta Girolami)
2018 08 CampoGiovani 003
Dal 6 al 12 agosto abbiamo partecipato al nostro primo campo dell’Azione Cattolica di Fiesole. Per entrambi non era un’esperienza nuova, ma la prima con l’associazione di questa Diocesi. Fin da subito ci siamo sentiti “a casa”, conoscendo nuove persone che, nel loro piccolo, condividono una fede e dei valori a noi vicini. E’ proprio “nel nostro piccolo” che abbiamo capito la vocazione di ognuno di noi al cammino verso la Santità. Cammino non fatto di proclami o azioni eclatanti ma di piccoli passi e gesti d’Amore, di relazioni vere e Vita Vera, seguendo ognuno la propria chiamata, come quella arrivata dal Papa in occasione del Sinodo dei Giovani di tutta Italia. Gli ultimi due giorni a Roma sono stati faticosi ma bellissimi, con la possibilità di incontrare migliaia di ragazzi che si sono messi in cammino, da ogni parte d’Italia, per poter vedere il Santo Padre e ascoltare una persona vicina a noi giovani, una persona che trasmette Speranza e Amore, che ci supplica di non rimanere “sdraiati” ma pellegrini, inseguendo ognuno i propri sogni, i propri desideri. Siamo tornati a casa consapevoli di avere ancora tanta strada da fare, ma con la certezza di non essere mai soli, poiché Suoi Sogni.   (Michele Casini e Benedetta Bellini)
2018 08 CampoGiovani 002
Sette giorni di pura scoperta.
Vivere giorni in modo diverso dagli altri, vivere da vero.
Significa vivere scoprendo parti apparentemente nascoste, significa riflettere su quello a cui non si pensa mai, verificare i rapporti che si hanno con ciò che ci offre la vita.
La santità e il suo significato puro. Saper riconoscere un amore che ti cerca e che ti riempie ed essere capaci di donare tutto questo amore incondizionatamente. A volte basta capire in cosa “essere bravi” e potenziare quella capacità per iniziare ad essere veri. L'autenticità, però, si ottiene anche con la consapevolezza dei propri limiti e delle proprie debolezze. Per questo ci sono percorsi da affrontare per poter perseguire certi obiettivi ed avere ben chiare le idee può semplificare la possibilità di raggiungerli. Si osservi con il cuore quello che ci circonda, stimolerà una nostra reazione e ci aiuterà ad essere veramente noi.
Amore è la risposta a molte nostre domande, Amore è ciò che lega tutte le nostre azioni e i nostri rapporti, perchè sia nella condivisione tramite parole o sguardi o giochi o sorrisi o melodie sia tramite il silenzio si possano cogliere particolari unici di ogni persona e creare legami che vanno oltre il mondo reale.
In questa settimana sono riuscita a capire quanto sia importante la condivisione dei propri pensieri, dei propri sforzi e dei propri risultati, dei propri problemi e delle proprie soddisfazioni. 
Perchè vivere con gli altri arricchisce il proprio vissuto.
Ringrazio, quindi, per questo percorso che mi è stato proposto e spero di averlo colto nel modo più sincero e autentico possibile, spero che sia uno stimolo, non solo per me, alla riflessione quotidiana sulla mia persona e su quanto i miei obiettivi possano giovare agli altri, perchè i fini egoistici vengano meno e sia lasciato spazio a tanto amore.  (Letizia Borrini)