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IN MERITO ALLA ANNUNCIATA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO BEKAERT DI FIGLINE VALDARNO

 

Il lavoro non è un dono gentilmente concesso, ma è un diritto per tutti!

Quanto risuona vera, ancora una volta, la denuncia di Papa Francesco, fatta in apertura della Settimana Sociale di Cagliari: “Oggi il lavoro è a rischio. È un mondo dove il lavoro non si considera con la dignità che ha e che dà”.
Stiamo assistendo ad una continua negazione del lavoro come diritto, in netto contrasto con l’articolo 4 della nostra Costituzione, e, come conseguenza, allo svilimento della dignità umana di ogni cittadino.
L’annunciata chiusura da parte del colosso belga Bekaert dello stabilimento di Figline Valdarno è solo l’ultima vicenda di una dolorosa catena che in questi ultimi anni ha visto la chiusura di molte imprese e aziende mediopiccole che sostenevano e sostengono l’economia e soprattutto la vita di intere famiglie di questo territorio.
La portata delle conseguenze che una scelta di questo tipo potrebbe portare alla vita di ben 318 famiglie, grida innanzitutto alla necessità di un urgente intervento da parte di tutti i protagonisti, non solo politici, e un coinvolgimento dell’intera società civile, affinché l’Azienda ritorni sulle proprie decisioni.
Le parole del comunicato della Bekaert, denunciano quanto oggi “performance finanziarie” e “quote di mercato” siano spesso gli unici obiettivi dell’imprenditoria e della finanza delle grandi multinazionali, che pur rimanendo nei limiti della legge, rischiano di diventare degli speculatori, come sempre Papa Francesco ammonisce: “Lo speculatore non ama la sua azienda, non ama i lavoratori, ma vede azienda e lavoratori solo come mezzi per fare profitto. Usa azienda e lavoratori per fare profitto. Licenziare, chiudere, spostare l’azienda non gli crea alcun problema.”
IN QUESTO DELICATO MOMENTO, LA NOSTRA ASSOCIAZIONE VUOLE ESPRIMERE SOLIDARIETÀ E VICINANZA A TUTTE LE LAVORATRICI, I LAVORATORI E LE LORO FAMIGLIE, COINVOLTE IN QUESTA DOLOROSA SITUAZIONE.
Facciamo nostro l’appello lanciato in questi giorni dai lavoratori dello stabilimento ex-Pirelli a mobilitarci e a far sentire la nostra voce, a partire dal corteo di venerdì 29 giugno, insieme a tutte le associazioni, movimenti, circoli, istituzioni e a tutti i cittadini desiderosi di costruire una società più giusta, capace di rimettere al centro l’uomo e la sua dignità come denominatore comune e valore da cui non si può prescindere.
Denunciamo la gravità di scelte come queste, conseguenza non solo di un’etica imprenditoriale assente, ma anche di una politica incapace di esprimere il suo ruolo di servizio alla comunità civile e spesso invece orientata, asservita o comunque immobile di fronte alle manovre economiche e ai giochi dei gruppi di potere.
Offriamo la nostra disponibilità a sostenere tutte le iniziative che verranno intraprese a sostegno delle famiglie del territorio che sono in difficoltà per la mancanza di lavoro e la nostra collaborazione per avviare percorsi di riflessione, confronto e formazione, insieme a tutte le associazioni, movimenti, comunità parrocchiali, istituzioni civili e imprese interessate a generare processi che diano luogo a nuove opportunità di lavoro dignitoso per tutti.
La Presidenza Diocesana di AC