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2018 09 16 ConvegnoEducatori 002
“Breve ma… edificante!” Così rispondo se mi si chiede come è stato il Convegno Educatori. Difatti è durato neanche un giorno – dalla sera del 15 al pomeriggio del 16 settembre scorso – ma quanta vita che è stata respirata. Ma cosa è il Convegno Educatori? In parole povere è un incontro, un appuntamento fisso che l’Azione Cattolica diocesana tutta si dà nelle vicinanze dell’inizio dell’anno associativo. I soci dei settori Giovani (giovanissimi e giovani), Adulti (con i giovani adulti, gli adulti e gli Adultissimi o “Super Adulti”) e dell’attenzione associativa dell’ACR sono tutti invitati a partecipare perché in Ac non è necessario avere un ruolo nelle parrocchie per essere educatore. Lo scopo è quello di ripartire insieme dopo l’attività estiva e riflettere sulle linee guida nazionali per affrontare sinodalmente l’anno che viene. 
Come consuetudine l’Associazione e il Convegno ripartono dalla Parola. L’icona biblica che incarna molto bene questo spirito associativo e che ci accompagnerà durante il prossimo anno si rifà ad alcune parole dal brano al capitolo 10 dell’evangelista Luca: “Di una cosa sola c’è bisogno” (Lc 10, 38-42).  Il brano in questione, introdotto ai partecipanti nella sera del sabato dall’assistente del Settore Giovani Don Andrea Gargareschi, racconta di due donne Marta e Maria simbolo, allora, del popolo d’Israele e simbolo, oggi, di ognuno di noi. Sintesi perfetta della contrapposizione che, erroneamente, spesso pensiamo contrapponga l’azione – cioè Marta persa dietro alle mille faccende domestiche – e la contemplazione – cioè Maria seduta assorta ai piedi di Gesù. È lo stesso Gesù che con quelle parole ci ricorda invece che non ci viene richiesto né la sola azione, né la sola contemplazione, ma di entrambe. Di una sola cosa c’è bisogno: è questa è l’equilibrio fra un’azione fondata sulla contemplazione e una contemplazione che, se sana, non può che tradursi in azione. 
La domenica è stato affrontato invece il tema del generare e, in particolare, il generare alla vita attraverso il nostro servizio da educatori. A intervenire sul tema è stato Luca Micelli dal Laboratorio della Formazione Nazionale. Giovane, neo sposo, pugliese (adottato lucano) e insegnante di religione, ci ha saputo inquadrare e ricordare la figura dell’educatore passando attraverso esempi di generatività e non. Il tono dell’incontro è stato quello del confronto costruttivo di chi sa di camminare insieme verso la stessa direzione. E così, anche davanti alle difficoltà che sono emerse durante il dibatto niente è emerso più forte e chiaro del fatto che siamo in tanti, che non siamo soli, che non si è mai arrivati. 
L’icona biblica e la sfida educativa ci pongono davanti al mistero dell’io e dell’altro, ma date queste premesse non possiamo tirarci indietro davanti a tanta bellezza da scoprire e generare. Buon cammino!
                                                                               Nicola Secciani
Vice-presidente Settore Giovani