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Sabato 6 giugno alle ore 17.30 si è svolto il 2°incontro su piattaforma digitale del percorso “Parole in Azione”, itinerario di formazione che l’A.C. ha proposto ad adulti e giovani della nostra diocesi. Dopo aver ascoltato a maggio il professore Dotti sul tema del “Silenzio”, questa volta ci siamo fatti incantare dalle parole di Giovanni Grandi, professore di Filosofia Morale dell’Università degli Studi di Trieste, membro della Direzione della rivista “Dialoghi” e tra i fondatori dell’iniziativa “Parole O_Stili” per la promozione di stili di comunicazione non violenti online.
E quindi a chi chiedere, se non a lui, di parlarci di un tema complesso e affascinante quale quello di “Parola e parole”? Tantissimi gli spunti e gli stimoli che ci ha dato: non sarà facile, ma provo qui a sintetizzarne alcuni.
Grandi ha esordito dicendoci che parole e silenzio sono due realtà che stanno insieme e che la parola, prima di essere dialogo, è qualcosa che nasce dentro di noi.Nella tradizione occidentale, il silenzio è il luogo della parola, anzi di tante parole e diventa fondamentale imparare a fare ordine e muoversi tra questa diversità e pluralità di parole interiori. 
Questa parola interiore non è neutra da un punto di vista affettivo: non si può separare la sfera emozionale da quella intellettiva. Seguendo questo ragionamento, già i primi autori cristiani hanno prestato attenzione a quei pensieri interiori che ci possono portare su strade non buone. Lo Spirito di Dio parla dentro ciascuno di noi, ma è importante chiedersi: dentro di noi parlano anche altre voci? Quando non è lo Spirito a parlare? È come se avessimo dentro un parlamento di voci…
Altro punto importante che Grandi ha sottolineato è che la parola ha sempre uno scopo di mobilitazione. È bene ascoltare quelle parole che ci portano ad agire e non solo a filosofeggiare, ovvero parole che ci invitano a modificare qualcosa di piccolo - ma concreto e positivo - nella nostra esperienza personale. Tutto questo richiede che ci alleniamo a capire quello che si muove dentro di noi e possiamo farlo solo nel silenzio. Un silenzio che va ricercato sistematicamente, dandoci un ritmo di ascolto interiore. Esercitandoci, impariamo sempre di più ad ascoltare e a riconoscere queste voci interiori. Pensiamo a Gesù: era immerso spesso nella folla, le sue giornate erano ricche di incontri, predicazioni ed ascolto, ma poi, ciclicamente, si ritrovava nel deserto. Fare silenzio di parole esteriori ci permette di riconoscere e valorizzare quelle interiori e da lì ripartire. La Parola di Dio è rivolta al popolo, ma anche alla singolarità: è una parola quindi sempre diversa e capace di far rinascere e convertire.
Molte volte la nostra interiorità funziona così: nascono delle domande e pian piano maturano delle risposte. Nasce un dialogo particolare. Per farne tesoro, così come per trarre insegnamento dalle parole esteriori, diventa importante la parola scritta. La scrittura breve, l’appunto spirituale sono utilissimi per riconoscere la diversità della Parola, i suoi contenuti, il suo timbro.
Grandi ha concluso dicendo che la parola che rivolgiamo agli altri nasce come specchio e frutto di quella interiore: per questo curare il nostro dialogo interno ci aiuta a dialogare bene anche con le persone. A volte siamo troppo immediati e frettolosi nell’esprimere pensieri e concetti agli altri (pensiamo ai social, alle chat…) e possono scaturire parole aggressive o sciocche che li feriscono e allontanano. Riuscire a mettere un filtro a questi pensieri poco buoni e scegliere di non pronunciarli non significa non essere autentici e sinceri, ma significa essere riflessivi e capaci di scegliere le parole migliori, quelle sensate, utili e forti. Inoltre, non sempre si ha qualcosa da dire: riconosciamolo.
Questa mezz’ora di ascolto di Giovanni Grandi è volata: con il suo sguardo aperto e luminoso e il suo linguaggio chiaro e diretto ci ha colpiti e stimolati. Sono seguite tante domande a cui ha risposto dandoci nuovi elementi su cui riflettere. Ma scriverlo qui non rende l’idea; per questo consiglio a tutti di visitare il sito dell’A.C. diocesana dove potrete ascoltare il video di questo bellissimo incontro. Ne vale davvero la pena. 
Nel ringraziare di cuore Giovanni per la sua preziosa presenza e tutti quelli che hanno partecipato, ricordo che i prossimi appuntamenti su piattaforma saranno il 18 giugno alle 21.00 per i giovani e il 19 giugno alle 21.00 per gli adulti per dei tavoli di confronto sul tema Parola e parole. Mi raccomando: per allora prendete appunti su quello che le vostre voci interiori vi hanno suggerito sul tema ;-)
Angela Sassolini
 Consigliere diocesano Settore Adulti

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