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"Venite in disparte con me e riposatevi un po'". L'invito di Gesù si rinnova ogni volta che decidi di ritargliarti un tempo e uno spazio di "silenzio", ogni volta che accogli l'invito degli Esercizi Spirituali. Un tempo e uno spazio in cui, se giovane o adulto, se sposo o celibe, se vedovo o orfano, insomma qualunque sia la tua condizione di vita ritrovi la verità su di te.

L'ascolto meditato della parola, il dialogo con il creato, la preghiera, il riposo anche fisico: nella logica evangelica non c'è azione fruttuosa senza contemplazione, senza l'esercizio di un discernimento, personale e comunitario, che ci obbliga ad entrare in noi stessi, a scavare dentro per scoprire le nostre ricchezze e le nostre contraddizioni. Niente è da gettare della nostra fragile umanità, ma semmai da porre sotto la lente della Scrittura in cui il racconto di chi ci ha preceduto nella Fede ci aiuta a capire e accogliere la nostra storia di salvezza, orientandola secondo la volontà di Dio, lasciando cadere nel nulla ciò che a Lui non è gradito.

Così in questo tempo favorevole della quaresima, dal 28 al 30 marzo, gli adulti che hanno raccolto l'invito dell'Azione Cattolica hanno avuto modo di godere di un tempo, seppur breve, di esercizio interiore. Guidati da Padre Giuseppe Casetta, Abate di Vallombrosa, gli esercizi spirituali sul discernimento personale e comunitario sono stati una autentica fontana nel villaggio, quella sosta che rinfranca nel cammino faticoso della vita quotidiana in cui, però, se confortati da una parola di verità ci possiamo scorgere sempre la presenza di un Dio vicino che per primo ha voluto sperimentare la lotta fra il bene e il male, fra la morte e la vita.

L'itinerario ha avuto al centro tre brani biblici: la tentazione dei progenitori che vanno oltre il limite, lasciandosi convincere da facili miraggi; il discernimento di Giuseppe che accoglie Maria in attesa di un figlio, superando così il diritto che la legge gli concedeva; il discernimento della prima comunità davanti alle scelte coraggiose sollecitate dal popolo cristiano in cui la novità dello Spirito si manifesta e attende di essere letta.

Gratitudine al Signore per il dono di questi giorni, alla Comunità dei monaci di Vallombrosa per la testimonianza di fede e per l'aiuto nella preghiera, a Padre Giuseppe che per noi è ormai un riferimento importante, per tutti i partecipanti, per i "fratelli assenti" che comunque abbiamo portato con noi nella liturgia monastica. Buona Pasqua a tutti dall'AC; la Festa è ormai vicina!

Stefano Manetti

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