Questo sito fa uso dei cookie soltato per facilitare la tua navigazione.

Riscoprire anche in questo anno il senso dell’adesione all’Azione Cattolica è stato importante più di sempre. Un’associazione che da più di 150 anni fa dell’incontro nei gruppi il suo stile di formazione,  dello stare accanto e del  servire le comunità, il suo scopo, ha dovuto in questo anno fermarsi, pensare, aprire il cuore e la mente, SPIEGARE LE VELE allo Spirito e rivedersi ancora una volta alla luce della storia in cui è immersa. 
Anche il momento dell’Adesione, tradizionalmente celebrato per la Festa dell’Immacolata Concezione nelle parrocchie con momenti di preghiera e di festa difronte alla comunità intera, quest’anno è stato rivisitato per rispettare le norme anti- Covid. Ma non potevamo certo rinunciarvi, perché come laici siamo chiamati a vivere e rinnovare la nostra scelta nel tempo in cui siamo immersi, nel tempo (questo!)  che ci è dato per amare. Per spronare le nostre associazioni parrocchiali, gli adulti e i giovani che condividono l’appartenenza associativa, abbiamo sentito importante creare un momento diocesano in cui sia riscoprirsi come grande famiglia accogliente, sia rinnovare il desiderio di continuare a servire, accogliendo tutti gli imprevisti del percorso!
Domenica 13 Dicembre tutti gli aderenti adulti e giovani sono stati invitati a partecipare ad un incontro online per riflettere sul motivo e il senso di appartenere all’Azione Cattolica. Circa 130 persone hanno accolto l’invito e insieme hanno condiviso un momento davvero rigenerante.
2020 SensoAdesione 002
Dopo il saluto d’accoglienza, Don Marco Ghiazza, assistente nazionale dell’ACR ci ha guidati a scoprire le provocazioni e le promesse dell’Icona Biblica per l’anno associativo 2020/2021: «Servire e dare la propria vita». L’icona biblica per l’Azione Cattolica è un brano del Vangelo a cui tutta l’associazione guarda come ad un’icona da contemplare e da accogliere. Partendo dal Vangelo di Marco (Mc 10,35-45), Don Marco ci ha guidato in un percorso alla riscoperta di un Dio che nella Sua immensa pazienza ci esorta ancora una volta ad immergerci nella vita come Lui ha fatto, accogliendo l’imprevisto non solo come un problema perché non possiamo controllarlo ma come novità, come una nuova possibilità. Dio che ci sprona ad andare più in profondità per scegliere la priorità dell’essere sul fare, dell’accoglienza sulla produttività, del volto dell’altro sulla categoria mettendoci in profondo ascolto. Il Signore ci chiede di abbandonare la ricerca di un ruolo sia come singoli che come comunità per fare come Lui: “dare la propria vita”. Questo, ha sottolineato Don Marco, potrebbe significare oggi ri-vitalizzare dove c’è fatica, sfiducia e stanchezza ed è proprio in questo contesto, oggi, che il compito dell’Azione cattolica può rivelarsi più importante che mai.  Può essere quell’esperienza che consente alle persone di mettersi insieme per condividere ed  elaborare le domande e le fragilità che questo tempo porta con sé; può essere quell’esperienza di approfondimento delle domande suscitate dall’imprevedibilità  e dalle difficoltà di questo momento. 
Dopo questa profonda riflessione che certamente ci accompagnerà nel cammino di questo anno, i responsabili dei settori adulti, giovani e Acr hanno presentato le proposte che in piena flessibilità e creatività cercheranno di realizzare. Sarà data particolare attenzione ai temi dell’ecologia integrale e della fraternità universale partendo dalle encicliche di Papa Francesco e si avvieranno percorsi di collaborazione con le altre associazioni e movimenti presenti in Diocesi; una fra queste quella già avviata con l’Opera per la Gioventù G. La Pira. 
Nell’anno dedicato al Servire, abbiamo deciso come associazione di unirci ad una concreta iniziativa di carità: ci impegneremo a sostenere il progetto della Mensa Sociale del Valdarno: “Pane e Vino”, promossa dalla Fondazione Giovanni Paolo II, insieme alla Fraternità della Visitazione e all’Impresa Sociale Qoelet e che Chiara Squillantini, nostra cara amica ci ha presentato in dettaglio e con passione.
2020 SensoAdesione 003Essere associazione significa far memoria di ciò che viviamo per ringraziare e trarre forza dai doni ricevuti. Con con questo spirito, Paola ha raccolto tutto il materiale inviatole dai settori e ha dato vita ad un bellissimo video che ha evidenziato tutta la ricchezza antica e nuova della nostra storia da cui proiettarci a Vele Spiegate nel futuro. 
L’incontro si è concluso con il saluto finale in cui abbiamo esortato tutti e in particolare i Presidenti Parrocchiali a tenere viva una esperienza associativa così preziosa.  Infine ci siamo lasciati spronare da una  preghiera di  Don Primo Mazzolari, un grande sacerdote di qualche decina di anni fa, grande precursore di intuizioni innovative e grande sognatore capace di guardare sempre in avanti, proprio come la nostra Associazione è chiamata  a fare. 
Riportiamo volentieri le sue parole perché tutti possano goderne la bellezza, la profondità e l’impegno alla cura di ogni volto a cui il Signore ci invita. 
“Ci impegniamo
Ci impegniamo noi e non gli altri,
unicamente noi e non gli altri, 
né chi sta in alto, né chi sta in basso,
né chi crede, né chi non crede.
Ci impegniamo
senza pretendere che altri si impegnino,
con noi o per suo conto,
come noi o in un altro modo.
Ci impegniamo 
senza giudicare chi non s' impegna, 
senza accusare chi non s' impegna,
senza condannare chi non s' impegna,
senza disimpegnarci perché altri non si impegnano.
Ci impegniamo
perché non potremmo non impegnarci.
C'è qualcuno o qualche cosa in noi, 
un istinto, una ragione, una vocazione, una grazia,
più forte di noi stessi.
Ci impegniamo
non per riordinare il mondo,
non per rifarlo su misura, ma per amarlo, 
per amare 
anche quello che non possiamo accettare,
anche quello che non è amabile,
anche quello che pare rifiutarsi all’amore,
perché dietro ogni volto e sotto ogni cuore
c’è insieme a una grande sete d’amore
il volto e il cuore dell’amore.
Ci impegniamo, 
perché noi crediamo all’amore,
la sola certezza che non teme confronti,
la sola che basta perpetuamente.”                                                             
Simona Granchi
Presidente Diocesana