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Continua il viaggio del settore adulti di Azione Cattolica alla scoperta dell'enciclica “Fratelli tutti”. Domenica 7 febbraio si è tenuto il secondo incontro del ciclo denominato “Questo è tempo di costruttori” con il contributo del vice-presidente nazionale del settore adulti Giuseppe Notarstefano dal titolo: “Comunione, un'analisi sociale della situazione odierna”.
Giuseppe, analizzando la situazione odierna, è partito naturalmente dalla pandemia che è l'aspetto che più caratterizza il tempo che stiamo vivendo. E' come un evento apocalittico che improvvisamente ha rivelato la fragilità dell'attuale modello di sviluppo. Infatti se da una parte le scoperte scientifiche e tecnologiche hanno migliorato il tenore di vita di alcuni, l'estrema velocità di questo processo, molte volte non controllato, ha ampliato notevolmente le ingiustizie e le disuguaglianze all'interno delle popolazioni e fra i popoli stessi.
Il papa ci aiuta a leggere la pandemia come un segnale che ci accumuna tutti: “siamo sulla stessa barca” e “nessuno si salva da solo”.
Occorre ripartire dalla nostra fragilità e guardarci dentro per ripartire insieme in un modo diverso, infatti “sarebbe uno sbaglio aspirare a tornare alla normalità perché nella normalità è il problema”.
Solo in questo modo il cambiamento d'epoca che stiamo vivendo può diventare un nuovo inizio.
Compito della Chiesa e quindi di tutte le comunità è proprio quello di portare un annuncio di speranza e di apertura al futuro nel segno della fraternità. Spesso infatti anche noi cristiani siamo tentati dallo scoraggiamento o dalla nostalgia dei tempi passati e non riusciamo a “sognare insieme” un modello di sviluppo nuovo e più umano. Papa Francesco ci indica nella “Fratelli tutti” alcuni sentieri sui quali incamminarci per costruire qualcosa di nuovo rinnovando anche il modo di fare politica. Una politica nuova che non sia succube dell'economia e della finanza ma sia al servizio del bene comune ed in particolare faccia la scelta preferenziale per i più poveri.
Come è emerso anche nel dibattito che ha seguito la relazione, la situazione politica attuale necessita di un grosso cambiamento, di nuove aperture e di orizzonti più ampi e anche di una maggiore creatività. Scrive il papa:“Di fronte a tante forme di politica meschina e tese all'interesse immediato, ricordo che la grandezza politica si mostra quando, in momenti difficili, si opera sulla base di grandi principi e pensando al bene comune a lungo termine.”(FT 178)
Giuseppe ci ha invitato a non scoraggiarci perché ci sono dei segnali, delle buone pratiche, degli esperimenti molto positivi e creativi che si stanno realizzando ancora oggi. Anche se non sembra i piccoli gesti quotidiani hanno un grande valore ed aiutano ad aprire grandi prospettive. Il compito delle associazioni come l'Azione Cattolica è davvero importante: aiutare le persone a capire il tempo che stiamo vivendo alla luce della Parola di Dio e dell'insegnamento della Chiesa non è una cosa da poco ma dobbiamo considerarlo un aiuto concreto e necessario.
L'AC diocesana ha espresso al relatore i più vivi ringraziamenti e si è impegnata ad approfondire i contenuti emersi in successivi incontri di gruppo. La registrazione dell'incontro è disponibile sul sito acfiesole.org insieme al primo incontro del ciclo sul tema della  Fraternità.
 

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