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Nel fine settimana appena terminato si è svolto per i ragazzi di tutta la diocesi  il primo turno di miniritiri ACR di Quaresima. Tanti bambini di elementari e medie hanno partecipato rispettivamente ai due ritiri di San Martino Altoreggi e Torsoli Alto, un’occasione per sperimentare la condivisione e per divertirsi insieme, sempre accompagnati dalla Parola del Signore. Il tema dei miniritiri era infatti il passo del Vangelo di Matteo 5, 1-12 in cui si raccontano le beatitudini, un brano che ha offerto molti spunti di riflessione. Arrivati nel primo pomeriggio di sabato, i ragazzi divisi in gruppi hanno meditato sull’importanza della quotidianità delle beatitudini, ritrovandosi alla messa di domenica consapevoli di aver fatto una sincera riflessione sulla condizione di beato e sulle buone azioni che la determinano. Nel frattempo ovviamente anche tanti momenti di svago, risate e amicizia, senza dimenticare l’immancabile lavoretto da portare alle famiglie!

Alessandro Ermini e Emma Fabbrucci

Il 19 e 20 novembre ci sono stati i Miniritiri di Avvento organizzati dall’AC di Fiesole e come ogni anno sono, sia per i bambini che per gli educatori, un’esperienza costruttiva e un momento per poter stare insieme e creare nuovi legami di amicizia. Quest’anno il tema che abbiamo affrontato è stato l’Annunciazione e ci siamo soffermati oltre che sul messaggio stesso del Vangelo, nell’immedesimarsi prima nei panni di Maria Vergine, quindi le sensazioni che suscita in noi l’essere chiamati a fare qualcosa, e poi in quelli dell’Angelo, ovvero gli atteggiamenti che teniamo quando vogliamo chiamare qualcuno a fare qualcosa.
I bambini si sono interessati a questo argomento fin da subito e con gli educatori hanno riflettuto sul significato del brano del Vangelo affrontato, lasciando spazio anche ai momenti di gioco e di svago, fondamentali per la buona riuscita del ritiro.
Per me e Maria Irene è stata la prima volta da direttrici, ma nonostante i timori e le insicurezze, siamo riuscite a superare le nostre paure e a metterci in gioco in questo nuovo ruolo che ci hanno assegnato. Cogliamo l’occasione anche per ringraziare i nostri consiglieri che hanno creduto in noi affidandoci questo nuova compito che ci ha permesso sicuramente di compiere anche una crescita personale!
È sempre bello passare del tempo con i bambini e creare relazioni con loro, vederli entusiasti di partecipare alle iniziative che la nostra associazione propone… Prendersi cura degli altri e mettersi a loro disposizione crea in noi educatori un senso di benessere davvero inspiegabile.
Vi aspettiamo al prossimo incontro, i Miniritiri di Quaresima, per tornare a divertirsi insieme!

Laura della parrocchia di Reggello

 

Il comitato dei Presidenti e la Delegazione Regionale incontrano i rappresentanti dell’ACR

 

Domenica 8 maggio, io (Maddalena, della Parrocchia di Sant’Andrea Corsini a Montevarchi) Samuele e Serena (della parrocchia di Matassino) siamo stati chiamati a rappresentare l’ ACR della nostra diocesi di Fiesole all’incontro dell’AC regionale a Massa Marittima, insieme al delegato regionale Stefano Manetti, alla presidente Simona Granchi e ai nostri educatori e responsabili Giovanni e Francesco.

L’incontro si inseriva nel percorso del Progetto Cittadinanza, che ha affrontato durante l’anno tre tematiche principali: Cura, Relazione e Fiducia.

Avevamo già affrontato e riflettuto sui primi due temi durante i miniritiri di quaresima alla fine di marzo: l’incontro di domenica si è invece concentrato sul tema della fiducia.

Una volta arrivati al seminario di Massa Marittima, ci siamo ritrovati insieme a tanti altri ragazzi, con i rispettivi animatori e presidenti, provenienti dalle diocesi di tutta la regione. Abbiamo iniziato la mattinata con una preghiera e la lettura dei brani di Vangelo che ci avrebbero guidati: la vicenda del giovane ricco che, chiamato da Gesù a spogliarsi dei suoi averi, a fidarsi di lui e a seguirlo nel suo cammino, non riesce a lasciare le proprie ricchezze; a seguire, la storia di Zaccheo, il giovane altrettanto ricco che, però, salito sul sicomoro per vedere il Signore, si converte e addirittura ospita Gesù che vuole visitare la sua casa.

Poco dopo ci hanno diviso in gruppi, e abbiamo svolto tre attività inerenti alla parola della giornata.

Nei diversi stand abbiamo riflettuto sul tema e su come questo pesa nelle nostre vite in diversi modi: la fiducia verso i nostri pari (amici, compagni etc…), la fiducia verso Dio e la fiducia verso i più grandi (genitori, sacerdoti, educatori, insegnanti etc…).

Dopo pranzo ci siamo riuniti in cerchio e abbiamo discusso su quali sono o potrebbero essere le richieste di attenzioni “su misura per noi” da fare agli adulti, affinché maturi in noi ragazzi la fiducia nei loro confronti, per lasciarci guidare e consigliare nel nostro percorso di vita e di fede; abbiamo poi associato a questi atteggiamenti o azioni degli oggetti dell’ambientazione di quest’anno: la sartoria.

Il pomeriggio è proseguito con l’ascolto delle parole del vescovo Carlo Ciattini, della diocesi di Massa Marittima: ci ha parlato della fiducia e della fede attraverso una riflessione ed alcune preghiere, spiegandoci le differenze tra esse e la loro relazione nel rapporto con Dio e con gli altri. Subito dopo, ci siamo confrontati con gli adulti a proposito delle nostre richieste, ascoltando le proposte che anche i più grandi avevano pensato per venirci incontro e guadagnarsi responsabilmente la nostra fiducia. 

Per concludere l’incontro abbiamo infine realizzato un oggetto simbolico, che creasse una sintesi tra le proposte dell’ACR e degli adulti, utilizzando gli strumenti di sartoria scelti da entrambe le parti.

L’incontro si è poi concluso con la celebrazione della S. messa tutti insieme.

La giornata per noi ragazzi della diocesi di Fiesole non è però finita lì!

Sulla via del ritorno, ci siamo fermati insieme alla presidente presso l'abbazia di San Galgano, visitando anche l’eremo di Montesiepi, dove si trova la spada che il santo conficcò nella roccia: la sosta ci ha colmati di stupore e meraviglia per la bellezza del luogo, ma la storia del santo ci ha anche fatti riflettere. 

San Galgano, infatti, era un guerriero che, convertitosi e fidatosi della Parola del Signore, infisse la sua spada nella roccia come simbolo di rinuncia alla sua vita mondana.

Abbiamo notato, in questa storia, la stessa richiesta di Gesù verso il giovane ricco e Zaccheo, individuando lo stesso atteggiamento di quest’ultimo nell’accogliere il Signore e il suo amore, anche nella vita del santo.

Ci siamo accorti di come, per Galgano, la spada simbolo del rango e della ricchezza, una volta conficcata nella roccia, abbia assunto la forma della Croce: una vera conversione e un dolce abbandonarsi fiduciosi nelle mani del Signore.

 

Maddalena, Samuele, Serena

ACR della Diocesi di Fiesole

Prossimi appuntamenti

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