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"Chi me lo fa fare di alzarmi presto la mattina per andare a scuola, informarmi, studiare e partecipare alle assemblee e ai dibattiti che si tengono a scuola?" Sono queste le domande che ci siamo posti alla tre giorni giovanissimi dell'Azione Cattolica tenutasi a Torsoli dal 21 al 23 novembre.

 E' stata un'esperienza molto stimolante perché abbiamo parlato della scuola in un' ottica diversa: lo studente non é succube ma protagonista interessato e attivo! Abbiamo voluto sottolineare il fatto che la scuola offre molte opportunità di cui spesso, per noia, non usufruiamo perché a scuola non si decide di andare ma siamo obbligati. La scuola può essere realmente un posto bello, dove si può sperimentare l'importanza e la fatica dello studio, ma anche la bellezza delle relazioni, dove s'impara a condividere i nostri spazi con persone diverse da noi che non abbiamo scelto.
Durante l'incontro di sabato mattina con Giulio Tozzi sono venute fuori dai ragazzi molte problematiche riguardanti le loro scuole: Giulio ha risposto con l'"I care" di Don Milani. Ognuno di noi può dare un contributo da subito perché le cose possano cambiare, anche solo di poco. Giulio ci ha raccontato la sua esperienza e le motivazioni che l'hanno portato a voler diventare rappresentante d'istituto. Ha sottolineato l'importanza di rispondere alle problematiche non solo con le parole ma con fatti e scelte concrete e ha fatto una proposta diversa e provocatoria: quella di provare a impegnarsi e mettersi in gioco completamente per vivere la scuola nel modo più vero e cristiano.
Grazie ai gruppi di condivisione, attività varie e video i ragazzi hanno scoperto di avere diritti e doveri che non sapevano di avere, ma la cosa più bella é che hanno potuto vedere che con un po' d'impegno e di fatica possono essere loro per primi a rendere la scuola un posto più bello e autentico.
Un altro momento significativo e inaspettato è stato il sabato sera, quando abbiamo avuto modo di condividere con un gruppo di adolescenti dell'Opera per la gioventù Giorgio La Pira un momento di gioco e di divertimento.

Anna Ciardo
Membro Equipe diocesana

 

La Tre Giorni dei giovanissimi è stata un'ottima occasione per confermare ancora una volta che stare insieme è il motivo più valido per continuare questo cammino di fede, importante per il nostro percorso di vita.
Il tema di questo ritiro era la scuola, realtà che riguarda da vicino noi adolescenti. È stato un grande spunto di riflessione che ci ha fatto capire quanto sia importante guardare oltre le cose, che oltre a dei numeri si nascondono delle persone, talvolta anche grandi di animo. Ad aiutarci è stato un ragazzo, Giulio Tozzi, ex studente del Liceo Scientifico; grazie alla sua storia, al racconto della sua avventura di rappresentate di istituto, ci ha regalato tante emozioni che ci hanno fatto comprendere che ognuno di noi ha da dire qualcosa, ognuno di noi cela un particolare che ci rende speciali. Ci ha anche insegnato però che per riflettere su qualcosa serve sempre un pretesto, che poi ci induce a quel pensiero. Infatti, come lui è diventato rappresentate per l'intervento di un ragazzo insoddisfatto di tutte le decisioni prese dai ragazzi della scuola, anche noi necessitiamo dell'aiuto di altre persone e questa esperienza ci è servita anche per capire questo. Le persone sono le più grandi fonti di forza e, come dice don Carlo (nostro assistente durante la Tre Giorni), abbiamo bisogno di sintonizzare il nostro cuore con quello di Gesù per sentirsi bene prima di tutto con se stessi e poi con gli altri.
Concludo con un sentito ringraziamento a tutte le persone che hanno contribuito a rendere questa esperienza unica che lascia un segno indelebile, inscritto sulla nostra pelle; ognuno di noi si porta con sé un pizzico di emozioni, di valori e di sensazioni che costituiscono la nostra persona.

Caterina Bastida, 14 anni

Torsoli, 21/11 – 23/11
Esperienza fantastica, una delle Tre Giorni più belle che la diocesi di Fiesole abbia mai deciso di fare.
L'obiettivo era focalizzarsi sul concetto della scuola. Obiettivo raggiunto. "Occupiamoci!" è il titolo dell'esperienza che ci ha permesso di aprire gli occhi su cosa non andasse nella nostra scuola. Abbiamo svolto varie attività che ci hanno permesso di capire i nostri diritti e doveri nell'ambito scolastico, abbiamo parlato di cosa vorremmo cambiare e abbiamo avuto il piacere di conoscere Giulio Tozzi, ex rappresentate d'istituto del Liceo B. Varchi di Montevarchi, che ci ha aiutato e ci ha spinto a fare cose per la nostra scuola che senza di lui non saremmo mai stati in grado di fare. Non sono mancati, ovviamente, i momenti di preghiera con don Carlo Brogi della parrocchia di Faella.
È stata veramente una gran bella esperienza, sicuramente da rifare.
Grazie a tutti i capogruppo e a tutti coloro che hanno dato un contributo per costruire questa fantastica esperienza! Alla prossima!

Niccolò Brogi, 16 anni

Occupiamoci! Il volantino

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