Questo sito fa uso dei cookie soltato per facilitare la tua navigazione.

Più di 1000 giovani a Roma dal 28 al 30 ottobre per partecipare a “Segni del Tempo”, l’incontro per responsabili parrocchiali organizzato dall’Azione Cattolica Italiana. Un incontro, non un evento, perché Segni del tempo è parte di un percorso più ampio pensato per il Settore Giovani per questo nuovo anno associativo: un cammino che vuole aiutare a leggere la realtà e dare uno sguardo nuovo sugli ambienti di vita e sui territori, a partire dalle parrocchie.
Sono stati giorni “in movimento”: dislocati in varie sistemazioni della città di Roma abbiamo iniziato il venerdì sera con una veglia suddivisi in altrettante chiese della Capitale; lì ci è stato chiesto quale fosse il nostro sogno per la Chiesa. Giusto qualche ora di sonno ed il mattino seguente ci siamo spostati verso il decisivo incontro con papa Francesco in aula Paolo VI: il papa ci ha esortato ad essere credenti, responsabili e credibili, e di farlo con il sorriso. Siamo stati chiamati a vivere l’ordinario in modo straordinario. Commovente la forza delle sue parole. Nel pomeriggio ci siamo di nuovo “sparpagliati” per tutta la città; ad attenderci 10 convegni, per 10 “ambienti” diversi che abitiamo nel quotidiano: luoghi studio e del lavoro, luoghi della città e luoghi del tempo libero. Ragazze e ragazzi si sono confrontati con ospiti chiamati da tutta Italia in un’atmosfera accogliente di dialogo intergenerazionale. Fiesole ha partecipato con uno sguardo da dietro le quinte. Presenti a Roma anche noi, Nicola Secciani, vicepresidente diocesano del Settore Giovani, membro della commissione che si è occupata del tema dell’Università, e Giuditta Torrini, già consigliera nazionale del Settore Giovani e parte della commissione per la Scuola. La giornata si è poi conclusa con un momento di festa insieme in un luogo molto particolare: un enorme tendone allestito fuori dal Centro Nazionale, che abbiamo abitato per l’intera giornata della domenica, vivendo un momento sinodale insieme a Enrico Zarpellon e a Padre Giacomo Costa, consultore della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi già segretario particolare del Sinodo sui giovani. Le conclusioni dei vicepresidenti nazionali del Settore Giovani Lorenzo Zardi ed Emanuela Gitto non sono state il momento finale del convegno, ma hanno dato uno slancio per riportare a casa quando vissuto. L'immagine della tenda, che fisicamente ci ha accolto e custodito nei tre giorni a Roma, ci ha ricordato l'immagine del Tabor e dell'invito di Gesú a scendere dal monte per tornare nelle nostre comunità.
Cosa è stato Segni del tempo al di là del programma? Rispondiamo prendendo in prestito le parole di Mons. Sigismondi che, durante l'omelia, ha parlato di sogni e di segni: “Sogni e segni: queste parole si assomigliano foneticamente, sebbene abbiano una diversa etimologia. I sogni di bene generano segni del tempo, segni di Vangelo, i quali, a loro volta, sono semi di speranza”. Segni del tempo è stato un momento in cui l'associazione si è messa in gioco, a cui tante persone hanno collaborato per realizzare qualcosa di grande che, nella fase di progettazione, sembrava quasi un sogno. È stata un'occasione preziosa per fare rete, per incontrarsi e confrontarsi su ciò che viviamo e che ci sta a cuore, per ripensare la Chiesa che desideriamo. Quando pensiamo insieme e alla luce del Vangelo, il risultato finale è sempre qualcosa di piú rispetto a quanto abbiamo immaginato: non piú un sogno, ma un segno di speranza.

Nicola Secciani

Giuditta Torrini

Link all’incontro: https://azionecattolica.it/incontri/segni-del-tempo/

Giovani durante una delle pause pranzo

 

I membri dell’Azione Cattolica Toscana presenti all’incontro

 

L’incontro con Papa Francesco del sabato mattina

 

L’atmosfera del tendone durante gli incontri della domenica