"Cascina Vecchia, II turno. Questa è stata la scelta di date per la prima esperienza di campo ACR di mio figlio; di partecipare al campo era stato soprattutto un suo desiderio, maturato dopo l'esperienza del mini ritiro di Quaresima. Sette anni ancora da compiere e nessun amico che lo aveva invitato, ma profondamente deciso a voler vivere questa esperienza con altri bambini e gli educatori, conoscendo, grazie alle attività in parrocchia, la metodologia ACR.
Da genitore mi sono sentita oregogliosa nel constatare tale sicurezza ed entusiasmo, cosicchè l'ho salutato al campo fiduciosa che se la sarebbe cavata alla sua prima esperienza fuori casa.
Non nascondo che l'idea di non sentirlo per 6 giorni un po' mi dispiaceva e preoccupava (cuore di mamma!) ma un piccolo dono ricevuto dagli educatori quando l'ho lasciato a Cascina Vecchia mi ha sorpreso e dato serenità: si trattava del libretto con le preghiere ed il percorso che avrebbe fatto in quella settimana mio figlio. In questo modo potevo, sia la mattina che la sera, recitare le stesse preghiere e riflettere sulla stessa tematica e sentirmi quindi unita a lui in questo legame mistico che la preghiera a Cristo ci dona.
Poi si sa, una settimana passa veloce, ed in men che non si dica arriva la domenica, per riprenderlo al campo.
Mio marito ed io veniamo accolti da un bel volto sorridente ed un abbraccio intenso; e tutto intorno parlava di festa ed armonia. C'è stata la messa, un momento di incontro con gli altri genitori e poi la recita preparata dai ragazzi che ha ben riassunto quello che avevano imparato e vissuto. Lo spirito era quello di un vero gruppo che in armonia aveva recitato, ballato, preparato costumi e scenografie, sotto la guida degli educatori che si vedava esser stati per loro dei veri punti di riferimento.
Mio figlio è tornato dal campo entusiasta, distrutto dalla stanchezza e arricchito di tante esperienze.
Fra le tante, ha fatto per la prima volta l'esperienza del deserto, che lui mi ha commentato così: "Sai, è bello stare un po' da soli con Gesù!" Mi ha davvero commosso e lasciato senza parole!
E ringrazio quindi di cuore gli educatori e Don Domenico (il sacerdote presente al campo) non solo per come hanno sapientemente accompagnato mio figlio in questa esperienza, ma anche per gli insegnamenti che di riflesso hanno dato a me e a tutta la mia famiglia. Sì, perché adesso il campo ACR è finito, ma spetta a noi genitori, col nostro impegno e la nostra testimonianza quotidiana, nella vita di ogni giorno, a far proseguire il suo cammino nella vita e nella fede".
Francesca, Parrocchia di Pian del Mugnone