"Al servizio di questo impegno formativo e missionario ponete, carissimi, le vostre migliori energie: la sapienza del discernimento spirituale, la santità della vita, le varie competenze teologiche e pastorali, la familiarità di relazioni semplici e autentiche.
Il Papa vi è vicino e vi incoraggia a non perdervi d'animo, soprattutto quando, dovendo contemperare il servizio di Assistente con altri incarichi in Diocesi, vi capita di sperimentare la fatica e la complessità di un tale ministero.
Siatene certi: l'essere Assistenti dell'Azione Cattolica, proprio per la singolare relazione di corresponsabilità insita nell'esperienza stessa dell'Associazione, costituisce una sorgente di fecondità per il vostro lavoro apostolico e per la santità della vostra vita.
Desidero, infine, cogliere questa occasione per invitare tutti i presbiteri a "non aver paura" di accogliere in parrocchia l'esperienza associativa dell'Azione Cattolica. In essa infatti potranno trovare non solo un valido e motivato sostegno, ma una vicinanza e un'amicizia spirituale”.
(Giovanni Paolo II, Messaggio agli Assistenti di AC)
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Il Progetto formativo parla così degli Assistenti:
- Gli assistenti sono segno della cura del Vescovo per l’Associazione.
- Contribuiscono con l’apporto specifico della loro sensibilità e delle proprie competenze alla progettazione degli itinerari formativi e delle esperienze associative
- Il loro compito si sviluppa nella semplicità della vita associativa. In particolare, ad essi è chiesto di sostenere le persone nei passaggi dell’esistenza e della fede