Inizia con il racconto dei campi dell'ACR a Cascina Vecchia il diario del Tempo Eccezionale dell'estate.
Nelle prossime settimane potrete leggere le puntate sui campi diocesani dell'Azione Cattolica: una esperienza importante nel cammino dei ragazzi, giovani e adulti.
"Al mio via scatenate la gioia!" Questo lo slogan scelto dall'ACR della diocesi di Fiesole per i campi estivi 2014. Ed è stata proprio un' ondata di gioia a travolgere il cuore di 50 bambini e 8 educatori che hanno inaugurato il 'tempo estate eccezionale' dell'AC a Cascina Vecchia, il piccolo paradiso nelle foreste di Vallombrosa in cui si è svolto il primo turno del campo ACR proposto ai bambini delle elementari dall'AC Fiesolana.
I bambini quest'anno si sono lasciati guidare alla scoperta della vita degli apostoli e della nascita delle prime comunità Cristiane facendo delle vere esperienze di gruppo e comunione. Un gruppo di bambini unico,unito,sempre pronto a mettersi in gioco e ad adeguarsi alle condizioni del tempo che non ci ha voluto molto bene,ma che non ci ha mai impedito di proseguire la
nostra settimana con il sorriso. Un gruppo educatori altrettanto forte che ha donato completamente sè stesso ad ogni bambino e bambina che gli è stato affidato. Una settimana indimenticabile di sorrisi sinceri che hanno vissuto fianco a fianco momenti intensi di attività,giochi e di preghiera insieme; il tutto accompagnato da una grande gioia che è quella scorta sul volto di ogni bambino la domenica, al momento dei saluti. Gioia che ogni anno è la conferma per l'equipw diocesana dell'ACR di aver preparato con tanta dedizione qualcosa di unico che resterà a lungo nel cuore di chi era presente.
Chiara Toccafondi
Consigliere diocesano per l'ACR
Proponiamo la testimonianza di un educatore del secondo turno:
'Dal sorgere del sole fino al suo tramonto", il campo è un'esperienza di vita che i ragazzi affrontano, toccano con mano e sperimentano durante tutta la loro permanenza. La realtà che si viene a creare è una scoperta a 360' su se stessi, sugli altri, aiuta a non dar niente per scontato. I più piccoli sono chiamati a, con l'aiuto degli educatori, familiarizzare con il Vangelo, che da semplice testimonianza diventa per questi un nuovo punto di vista,un valore aggiunto. Alla fine del campo si potrebbe dire che avviene uno scambio tra i "piccoli" e i "grandi" : i primi infatti cominciano un percorso, come diceva anche la Pira, "verso cose grandi"; mentre i secondi, gli educatori, spostano la loro visuale dal grande al piccolo, avvicinandosi all'ottica di chi, come i bambini appunto, riesce a meravigliarsi anche per un minuscolo dettaglio.
Pietro Semplici - parrocchia di Cascia, Reggello
