29 Maggio: Incontro nazionale a Roma per gli Adultissimi di Azione Cattolica
E’ noto che l’Azione Cattolica ha nel suo DNA la cura per la formazione della persona in ogni passaggio della sua vita, ma in questo anno un’attenzione particolare è stata dedicata ai cosiddetti Adultissimi, cioè a quelle persone che hanno superato i 65 anni e che l’associazione non vuole mandare in pensione, anche se rientrano nella Quota 100!
Nel dicembre 2018 è iniziata una “staffetta mariana” dell’Icona di Maria Immacolata della Domus Mariae, che ha accompagnato nelle diocesi italiane i molti appuntamenti di Azione Cattolica dal tema “Di generazione in generazione” che hanno visto bambini e ragazzi, giovanissimi e giovani e adultissimi confrontarsi su temi importanti della vita spirituale, della vita associativa e della vita del Paese.
Il percorso ha trovato il suo momento finale celebrativo nella giornata del 29 Maggio in Piazza san Pietro, dove nel corso dell’Udienza, l’icona è stata consegnata a Papa Francesco.
Anche la nostra diocesi ha partecipato all’incontro con un piccolo ma coraggioso e entusiasta gruppo di “Super Adulti” (così i nostri adultissimi si sono ri-nominati!), incuranti della “levataccia” delle 3 del mattino per essere puntuali in Piazza San Pietro alle 7. Grazie al nostro infaticabile e allegro Narciso che ha guidato il Super pulmino della Parrocchia di Pelago e alla guida esperta della nostra presidente Paola, ci siamo uniti ai 1.000 adultissimi di Ac provenienti da tutta Italia per partecipare all’Udienza e essere rinfrescati ancora una volta dalle parole di speranza di Papa Francesco e dalla sua umanità che non si stanca mai di donare con semplicità a tutte le persone che chiedono un Suo saluto e una Sua carezza.
Dopo il saluto al Santo Padre e la recita del Regina Coeli, abbiamo potuto godere della bellezza della Basilica di San Pietro che per l’occasione era stata riservata al nostro incontro. Abbiamo ricevuto i saluti dell’assistente e dei vice presidenti nazionali Ac per il Settore Adulti, don Fabrizio De Toni, Giuseppe Notarstefano e Maria Grazia Vergari, e abbiamo vissuto la bella Celebrazione liturgica presieduta dal card. Angelo Comastri, vicario generale di Papa Francesco per la Città del Vaticano. A riscaldare i nostri cuori si sono poi aggiunte le testimonianze di alcuni ragazzi dell’ACR e di alcuni giovanissimi che hanno raccontato l’importanza e la ricchezza che porta nelle loro vite l’esperienza di fede e di umanità comunicata e testimoniata con entusiasmo e fedeltà dai più adulti. Hanno sottolineato la necessità di mantenere vivo questo continuo dialogo intergenerazionale, capace di orientare i più giovani alla speranza, di riporre al centro il patrimonio custodito da chi ha già percorso un tratto di strada e di costruire comunità vive capaci di accogliere tutti: dai più piccoli ai più grandi. Infine le riflessioni del presidente nazionale dell’Ac, Matteo Truffelli, e dell’assistente ecclesiastico generale Ac, mons. Gualtiero Sigismondi hanno espresso il desiderio dell’Azione cattolica di valorizzare il protagonismo degli adultissimi, il tesoro grande di fedeltà, di passione e di esperienza dei “nonni associativi”. In Ac anche l’età anziana è un tempo privilegiato; un tempo che permette di vivere in pienezza, di fare sintesi della vita; è il tempo della bellezza e della riconoscenza; è il tempo della contemplazione e della preghiera. Il momento in Basilica si è concluso con il pellegrinaggio presso la tomba di San Paolo VI, la cui memoria il Papa ha scelto di festeggiare proprio il 29 Maggio.
Dopo avere sgranocchiato i panini che ci eravamo preparati, siamo andati in visita alla sede storica dell’Azione Cattolica in via della Conciliazione, dove tra una foto e l’altra dei presidenti associativi che si sono susseguiti in questo lungo percorso di 150 anni, abbiamo potuto respirare la passione e l’impegno di chi, custode della ricchezza ricevuta, continua nel delicato e prezioso impegno di accompagnare vocazioni, far crescere le comunità parrocchiali, rendere belle e accoglienti le nostre città.
Felicemente stanchi e grati per l’intensa giornata Lia, Aurelia, Patrizia, Simona, Paola e Narciso, sono risaliti in pulmino per ritornare a casa, rinnovati nella consapevolezza del valore dei “Super Adulti”, non solo per quello che sono stati ieri, ma per ciò che sono oggi. Con i loro limiti, con le loro fatiche, ma anche con la loro saggezza, possono accompagnare e sostenere il cammino di tanti giovani e delle nostre comunità. Papa Francesco ce lo ha ricordato: «La vecchiaia, in modo particolare, è un tempo di grazia, nel quale il Signore ci rinnova la sua chiamata: ci chiama a custodire e trasmettere la fede, ci chiama a pregare, specialmente a intercedere; ci chiama ad essere vicino a chi ha bisogno… Gli anziani, i nonni hanno una capacità di capire le situazioni più difficili: una grande capacità! E quando pregano per queste situazioni, la loro preghiera è forte, è potente!» (Discorso in occasione dell'Incontro del Papa con gli anziani in piazza San Pietro, 28/09/2014).